Molto interessante questo report del World Economic Forum, redatto in collaborazione con Marsh & McLennan e Zurich Insurance Group, che riporta il punto di vista di 350 senior risk managers di tutto il mondo, a cui è stato chiesto di individuare e valutare i rischi più singificativi in termini di probabilità e impatto per il pianeta e le aziende nei prossimi 18 mesi.
Circa due terzi degli intervistati si sono trovati d’accordo nell’identificare il rischio da “globale e prolungata recessione per almeno 18 mesi” come una delle principali preoccupazioni per le imprese.
Metà dei risk managers intervistati temono altresì che la crisi finanziaria possa provocare fallimenti e un’intensa attività di merger&acquisitions, senza che al momento tutti gli aspetti finanziari annessi e connessi siano stati affrontati con una regolamentazione ad hoc, almeno su scala nazionale. Strettamente correlata è la forte preoccupazione che la crisi in atto possa provocare un'interruzione delle catene di approvvigionamento come conseguenza del fallimento delle imprese coinvolte.
Il terzo rischio più preoccupante per le aziende è legato all’ambito IT, dove il temuto cyber risk (attacchi informatici e frode di dati), previsto in aumento da circa metà degli intervistati, è affianciato anche dal timore di “breakdown” di infrastruttura IT e reti, che rappresenta una delle maggiori preoccupazioni per le aziende secondo quasi il 30% degli intervistati.
Molto temute sono anche le conseguenze delle rigorose restrizioni su circolazione di persone e merci, circa considerate da circa il 40% degli intervistati tra gli effetti più preoccupanti “da COVID-19”.
Infine, i Risk Managers del campione temono ansie e perturbazioni sociali derivanti dalla crisi economica in atto e, non da ultimo, la probabile riduzione di investimenti per il clima e l’ambiente, interrompendo così un percorso virtuoso iniziato da qualche anno.
Qui di seguito un’utile e interessante tabella riassuntiva, e a conclusione del post la possibilità di scaricare il report completo.
